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Anche per questo Summer days qualcuno su xiaohongshu (un clone di reddit+Twitter cinese) ha postato il leak delle promozioni

Il numero prima di 🈷️ indica il mese, poi c'è il giorno

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submitted 1 day ago* (last edited 1 day ago) by adrianomaini@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Un fotografo di Ventimiglia fu in quell'occasione molto fortunato. Dopo ore e ore di appostamento su di un albero al di fuori del muro di cinta di quella villa di Saint-Tropez, la famosa attrice, impietosita, lo ricevette e gli concesse un reportage che fece scalpore.

La nota che qui subito segue non può prescindere dalla fotografia che correda questo post (fotografia i cui appropriati accrediti sono: Nizza: Marché aux fleurs, Boulevard Jean Jaurès. Fonte: Rachel Koin su Facebook ). La sosta a Nizza in prossimità di un mercato di fiori all'aperto - ma quella che si cercava era una fontanella - in quel lontano 1970 del pullman che, partito da Sanremo per raccogliere partecipanti anche nella zona più di confine, portava a Grasse l'allegra comitiva, fece rivivere ad alcuni la scena in cui Cary Grant nel film "Caccia al ladro" finisce tra ceste del variopinto prodotto e viene colpito alla testa da un innocuo mazzo, agitato da un'alterata anziana venditrice: rivisitazioni di immagini del film e confabulazioni di decenni dopo fanno proprio propendere per tale ambientazione (sempre che Alfred Hitchcock non fosse ricorso, con il semplice ausilio di qualche fondale, al classico studio hollywoodiano), anche perché la citazione fatta dell'episodio nel romanzo "54" dei Wu Ming non aiuta molto in proposito.

Un altro fotografo, in questo caso di Bordighera, bazzicava spesso in veste professionale il noto ritrovo "Le Pirate" di Cap Martin, indirizzo mitico degli anni '60 e '70, ma al momento non è ancora dato sapere dove reperire qualche suo relativo scatto.

Franco Giordano, ex partigiano, nel suo "Le historiae del Contahistoriae" ha dedicato un discreto spazio non solo alle sue attività imprenditoriali in Costa Azzurra, ma anche a episodi di vita brillante e mondana, che di tutta evidenza non aveva condotto solo nella sua natia Sanremo.

Giovedì 6 giugno 2024 alle ore 17 al bar Seaside sulla spiaggia di Camporosso Mare avrà luogo la presentazione del nuovo libro di Arturo Viale, "I Sette Mari". Nell'ennesima fatica letteraria di questo autore del ponente ligure non potevano mancare pagine che spaziassero anche nel Nizzardo, per cui chi lo leggerà potrà, ad esempio, approfondire le sue conoscenze sulla leggenza di Santa Devota, patrona del principato di Monaco, sul capitano Bavastro, corsaro di Napoleone, sull'emigrazione di una famiglia siciliana di cui almeno una componente fece tappa anche nella città natale di Garibaldi, sulla nave che portò Grace Kelly in sposa al "suo principe".

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A Villa Cicalina a Capo Nero di Ospedaletti Elsa De Giorgi e Italo Calvino vissero, a metà anni Cinquanta, un intenso periodo estivo nell'arco di una relazione che non si alimentò solo di passione (Elsa De Giorgi, Ho visto partire il tuo treno: "Sono con te, tutto il resto mi è estraneo e indifferente... Il nostro amore scorre ancora accidentato e tutto rapide e anse come un torrente, e forse è in questa sua natura, nella natura accidentata e sassosa del terreno che attraversa la sua vera natura, la prova vera della sua forza: ma è di quei torrenti che si sa che diventeranno fiumi che traverseranno pianure e regioni che nutriranno mari"), ma anche corroborò la vena artistica dello scrittore nato a Cuba che prese ispirazione dall'amata per diverse figure femminili delle sue opere dell'epoca.

Della signora, già famosa attrice del cinema, è d'uopo anticipare che era ormai vocata a intensi impegni in teatro e ad essere se non musa, sodale di diversi intellettuali, tra cui, ad esempio, Carmelo Bene, ma ancora lontana (come invece per lei sarà decenni dopo) a fare rifulgere la sua intelligenza in altri memoriali che non fossero "I Coetanei" (la cui pubblicazione fu occasione galeotta per farle conoscere con Calvino), lavori nei quali tornerà sulle singolari vicende del marito, Sandro Contini Bonacossi, protagonista a pieno titolo della Resistenza, ma anche co-erede di uno straordinario patrimonio artistico, la cui dissoluzione venne indagata con occhio lucido, dopo la sua tragica scomparsa, dalla moglie.

Per giunta spicca in quel lontano frangente un singolare aneddoto.

Un giovane fotografo di Sanremo, destinato di lì a breve a diventare apprezzato e famoso, era stato convocato in quella casetta per scattare immagini di manufatti artistici realizzati dall'ex diva dei "telefoni bianchi": fece brevemente capolino da dietro una tenda Calvino, vero ligure dal carattere schivo, sì, ma che non poteva non essere riconosciuto da un abitante della città dei fiori, oltrettutto amico di tanti amici dell'ex partigiano Santiago.

Adriano Maini

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Di tutti i personaggi che affollano i racconti che i suoi due anziani amici hanno fatto ad Arturo Viale di Ventimiglia (IM) in ViteParallele (ed. in pr., 2009), c’è n’è uno il cui funerale, avvenuto nella città di confine quando era ancora relativamente giovane, vale a dire nei primi anni Cinquanta, fu invero molto partecipato. Quell’uomo, insieme ad uno degli affabulatori di cui sopra - ideatore dell’azione che segue -, ed a un terzo amico, era arrivato da questa zona di confine sino a St. Raphael in un gozzo spinto dai tre a remi il 10 settembre 1944 per consegnarsi agli americani della flotta alla fonda da quelle parti per portare informazioni importanti sotto il profilo bellico: un rapporto della marina da guerra statunitense (U.S. Atlantic Fleet, Task Force 86 Operations and Action of the Support Force Eighth’ Fleet During Invasion Of Southern France) conferma l'episodio "Il 10 settembre tre patrioti italiani arrivarono dall'area di Ventimiglia a 0645A... Più tardi nostre navi spararono, con il supporto di aerei da ricognizione, su alcuni obiettivi indicati da questi patrioti italiani".

Lasciò un figlio, quell’ardito che era morto troppo presto, un figlio che abitava con la nonna paterna in Via Giudici a Ventimiglia, di fronte alla Piazzetta delle Erbe.

Un figlio che fu a sua volta un baldo giovanotto, che ammaliava il vicinato quando tornava in licenza dal servizio miltare con la sua bella divisa da marinaio. Una volta congedato, aveva cercato un lavoro, e non avendo trovato di meglio, si era messo come tanti a “passare” nel fiume Roia la sabbia. Con reti metalliche, in genere, di vecchi letti ormai in disuso, messe un po’ dritte, in posizione trasversale, con il sostegno di un qualche bastone, di modo che da una parte cadessero i sassi ed altre scorie, e, dall’altra, quella giusta, fine rena molto utile per un’edilizia già in crescita. E quanta fatica in quegli anni per quegli spalatori, che di sicuro erano costretti a lavorare in modo illegale!

In città, a monte e a valle dei due ponti (e della passerella) sul fiume, erano ancora le lavandaie, per conto terzi o per conto proprio, che utilizzavano quelle acque correnti: figure in genere pittoresche. A volte, in dimensione casalinga, si procedeva anche all’immersione della lana dei materassi…

Un giorno, però, l’ex marinaio di leva si procurò, agendo, come tutti quei “manovali”, a piedi nudi, un profondo taglio ad un piede con un vetro rotto purtroppo sfuggito alla sua attenzione: gli toccò, allora, giacere abbastanza a lungo fermo con vistosa fasciatura nel lettino all’ingresso della modesta abitazione che condivideva con l’affannata ava.

Il nostro aveva, poi, come zio, fratello del defunto padre, chi si era trovato una bella scusa per scansare il premilitare fascista d’anteguerra: giovane pescatore, uno di quelli che aiutava gli ebrei stranieri, dannati dal regime con le leggi razziali, a fuggire in barca dall’Italia verso la Francia nella tormentata stagione 1938-’39 [in proposito, di Paolo Veziano, Ombre al confine. L’espatrio clandestino degli Ebrei dalla Riviera dei Fiori alla Costa Azzurra 1938-1940, ed. Fusta, 2014], in futuro valente floricoltore, che si presentava al premilitare fascista a piedi nudi, sostenendo che in casa non si avevano soldi per comprargli le scarpe: al che il capomanipolo o centurione, il brutto ceffo in camicia nera, insomma, che dirigeva la situazione, lo mandava via, con tacita soddisfazione del nostro personaggio, che di tutta evidenza aveva ottenuto, almeno una volta, il suo scopo.

Adriano Maini

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Fotonotizia. Prima o poi succedera' (caserta24ore.blogspot.com)
submitted 1 week ago* (last edited 1 week ago) by Caserta24h@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Prima o poi succedera'. Le staffe in metallo arrugiranno, l'umidita' fara' il suo e questi pesanti motori dei condizionatori d'aria cadranno in testa a qualcuno. Occhio quando camminiamo per le strade o ci sediamo su di una panchina come quella in foto!

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€uro MONETE RACCONTANO (files.mastodon.social)

€uro MONETE RACCONTANO
La storia attraverso le euro monete
#22maggio 1873 muore a #Milano Alessandro Manzoni, scrittore, poeta e drammaturgo italiano 🇮🇹
https://eurocollezione.altervista.org/_ITALIA_/_2_euro_2023_commemorativo_Manzoni.htm
#Italia #AlessandroManzoni @caffeitalia @news

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A metà anni Cinquanta per i conduttori della linea ferroviaria Ventimiglia-Genova era normale scambiare qualche parola quando verificavano i documenti permanenti di viaggio di deputati e di senatori, tutte persone affabili, tutte vestite modestamente: era particolarmente cordiale un parlamentare democristiano di Savona che talvolta indossava un abito che presentava il rammendo di qualche strappo.

Sempre in quel torno di tempo - ma ancora dopo -, era illegare distribuire volantini politici sui treni. Ma non solo in tali casi. Ancor più si affrontavano i rischi di sanzioni se tali operazioni le facevano italiani in territorio francese. Capitava a militanti comunisti della zona di Ventimiglia (come di altre zone di frontiera, specie quelle con la Svizzera) correre di tali alee in occasione del rientro in patria (quella vera! quella del cuore e degli affetti umani!) su strada ferrata di migliaia e migliaia di connazionali emigrati per le elezioni politiche, che, invero, usufruivano degli sconti - riduzione a metà - sui prezzi dei biglietti, ma indubbiamente affrontavano spese non indifferenti - ancorché motivate anche dalle visite ai loro cari rimasti nel Paese e/o ai loro luoghi - per i magri bilanci familiari dell'epoca. Ad attendere i citati attivisti "rossi" alla stazione di Sanremo in tante occasioni era Libero Alborno, il Libero de "La curva del Latte" di Nico Orengo, che, quale personaggio reale, probabilmente sapeva di essere schedato dalla CIA perché organizzatore di attraversamenti clandestini oltre confine di repubblicani spagnoli e di altri profughi politici, come già prima, insieme a Luigi Lorenzi, detto "Luigiò", di quelli di ebrei, stranieri e non, in fuga per le leggi razziali di Mussolini. Ma di Libero manca tuttora una storia per così dire ufficiale, dalla sua attività - già avviata dal padre - di ibridazione di rose alla sua presenza nel primo e nel terzo - l'ultimo - CLN di Ventimiglia e tanto altro ancora, mentre nella tradizione popolare il ricordo che si tramanda di lui è quello di generoso benefattore.

I giovani della Federazione Giovanile Comunista di Roma attorniavano attenti - in quella primavera del 1971, all'indomani di quella imprevista, straordinaria e storica nevicata, in quel giardino della scuola di Partito delle Frattocchie - un sorridente Angelo Oliva con l'eterna sigaretta Gitanes Maïs in bocca.

Il funzionario comunista imperiese - alla svolta degli anni Ottanta - sosteneva con il suo accompagnatore che il deputato comunista di Nizza, già segretario di quella Federazione, gli ricordava molto un bandito corso.

Ai tempi dello scandalo sessuale di Gary Hart - del quale ancor oggi si scrive che senza le citate attenzioni mediatiche sulla sua vita privata avrebbe tranquillamente vinto nel 1988 le elezioni a Presidente degli Stati Uniti - il futuro deputato, poi senatore, democristiano, professore universitario, affermava bonariamente in amabile conversare per una via della cittadina intemelia che in Italia Hart non solo avrebbe potuto candidarsi, ma avrebbe anche riscosso un grande successo.

Il funzionario della Chambre de Métiers et de l'Artisanat delle Alpi Marittime teneva nel suo ufficio di Saint Laurent du Var un vecchio calendario de "Le Patriote", periodico dei comunisti locali, tuttora edito online. Il visitatore italiano lo riconobbe come tale, ma il collega francese fece mostra di non avere inteso. Mesi dopo quel documento non appariva già più. Di sicuro l'ambiente dei dirigenti dell'Artigianato del Nizzardo non era - e non è - dei più progressisti.

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Olio di Sansa? (feddit.it)

Ciao avete mai provato l'olio di Sansa? Per me ho sempre preso l'extra vergine, però ho fatto un errore

Domattina vengono a trovarmi degli amici coreani che fanno un giro turistico dell'Europa (o un tour de force direi, magari potrei fare un post ulteriore domani)

Mi dicono che passano a trovarmi e se posso comprare un po' di roba per loro che la vorrebbero e non riescono a trovare il tempo per andare al supermercato. Mi mandano una lista colossale. Ho pochissimo tempo quindi invece di andare al supermercato vado al penny market. Torno a casa con 15kg di cibo mediocre e vedo che invece dell'olio extravergine ho comprato l'olio di Sansa, tanicone da 5 litri: hanno espressamente richiesto il tanicone di acciaio ed era l'unico sullo scaffale, e avevo solo 5 minuti prima della chiusura, non mi sono accorto del problema

Avete mai provato quest'olio? Quanto è terribile se usato crudo su bruschette? Meglio dire che era esaurito o faccio finta di nulla? Per confronto una volta gli diedi una bottiglia di spumante dolce e per loro era una delicatezza assoluta da finire subito a gozzate

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Sono andato a lavoro in bicicletta. Grazie alla lungimiranza della pianificazione stradale a misura di auto, ci sono due modi di arrivare a destinazione:

  1. allungare di 3 km
  2. fare 200 metri contromano

La strada è stretta e le auto vanno veloci, quindi vado sul marciapiede. Attenzione però. La città è a misura di auto, quindi è uno di quei marciapiedi larghi 20 cm. SPINGO la bicicletta a mano. Non pedalo, SPINGO e quindi vado alla stessa velocità di un pedone. Arriva un pedone dall'altra parte, nessun problema, tanto sto SPINGENDO la bici, scendo dal minimarciapiede per fare passare meglio. Si incazza! "Voi ciclisti di merda!!! Questo è contromano, non si può andare sul marciapiede!!!"

Ma che CAZZO vuole??? Sto SPINGENDO la bici!!! Sono equivalente a una mamma che spinge un passeggino, anche per lei è vietato???

A quel punto arriva anche il paladino della situazione e che si deve far vedere splendido e che pensando che io andassi a 30 sui minimarciapiedi inizia ad attaccarmi "io chiamo la polizia, guidare così è mortale!!!"

Ma mortale di cosa??? Ma hai visto che cosa è successo? Guarda proprio te che stai passeggiando su un marciapiede di 20 cm con un labrador gigante, stai prendendo molto più spazio di me che SPINGO la mia bicicletta!

Mi viene voglia di seguire il consiglio di land rover e parcheggiare la portaerei di 6 metri sul marciapiede come fanno tutti per "dominare la città"

Vengon fatte piste ciclabili e la gente si incazza perché le strade sono più strette e ci sono meno parcheggi, ma allo stesso tempo esigono che chi va in bicicletta prenda una pista ciclabile fantasma

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submitted 4 weeks ago* (last edited 4 weeks ago) by EUROCOLLEZIONE_@mastodon.uno to c/caffeitalia@feddit.it
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submitted 1 month ago by danmatt@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Il testo cassato dalla #RAI (o tornerà a chiamarsi “Eiar”?) a #AntonioScurati. Il nostro dovere, civico, morale, intellettuale è quello di continuare a dirci antifascisti in un paese che non vuole seppellire in maniera definitiva un regime miserabile. Contro la destra che vuole un paese muto e asservito. Viva il #25Aprile, festa della liberazione.

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submitted 1 month ago by danmatt@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

A questo punto rivogliamo il #latino, perdio. Dal #Blog.

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submitted 1 month ago by danmatt@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Dovrebbero bastare nomi e numeri, delle morti sul lavoro. Invece, parole e parole.

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La giusta distanza (noblogo.org)
submitted 1 month ago by danmatt@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Troppi input portano a poco tempo per la profondità. Dal Blog.

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submitted 2 months ago by danmatt@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Il nostro umore. Per chi vuole, sono soldi.
Il 150° post del #Blog, con nota speciale personale per Alessandra. Grazie a tutti.

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(all'interno un jpg ultraricompresso stile deep fried memes con classico scam "la polizia dei minori ti denuncia mandaci qualche migliaio di euro per patteggiare")

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Estranei al mondo. (noblogo.org)
submitted 2 months ago by danmatt@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Stare fuori dal mondo non fa di Voi gente meritevole. #Acerbi, ma milioni di altri. Dal #Blog

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submitted 2 months ago* (last edited 2 months ago) by Mannivu@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

cross-posted from: https://mastodon.social/users/ulaulaman/statuses/112058959037556399

È morto Akira Toriyama

È morto Akira Toriyama

https://www.lospaziobianco.it/e-morto-akira-toriyama/

Muore #AkiraToriyama, con il suo #DragonBall ha contribuito alla diffusione della cultura #manga in occidente.

Dal comunicato ufficiale:

"Akira Toriyama è venuto a mancare il 1 marzo a causa di un’emorragia subdurale acuta"

#lospaziobianco !fumetti@feddit.it

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#ITALIA 🇮🇹 #1euro (files.mastodon.social)
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submitted 3 months ago* (last edited 3 months ago) by Moonrise2473@feddit.it to c/caffeitalia@feddit.it

Vedo un software bellissimo. Mi piace. Non ci sono i prezzi. Si parte subito male. Gli do' comunque una mail di un account throwaway per seguirli con la newsletter.

In una mail pubblicitaria menzionano un prezzo: "a partire da TOT al mese".

TOT sono un migliaio di euro l'anno, ma risparmierei svariate ore di lavoro al mese, conviene.

Mando una mail dicendo che sono interessato, rispondono che bisogna fare una videochiamata su zoom. Ok, faccio questa videochiamata di quasi un'ora dove mi chiedono partita IVA, quanti computer, quante licenze, quanti dipendenti...

Dico che serve solo a me, quindi mi basta una licenza, poi mi parte lo spiegone di tutte le features.

Ok, approvato!

Mi dice che bisogna prendere una licenza per tutti e che quindi TOT sarebbe TOT x 50. Spiego che TOT rientra bene nel budget, ma TOT x 50 decisamente no.

Non potevano dirlo prima? Si risparmiava un'ora a testa.

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Abbiamo dato le chiavi di internet a dei privati così che possano proteggere i loro profitti privati. Cosa può andare storto?

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